Disturbi gastrointestinali: quali sono le cause?

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Disturbi gastrointestinali: quali sono le cause?

I disturbi gastrointestinali si manifestano con sintomi diversi (come crampi, gonfiore addominale, diarrea, reflusso gastroesofageo ecc.) e possono riguardare uno o più tratti dell’apparato digerente. Le cause sono molteplici e possono essere:

  • transitorie, come infezioni batteriche o virali;
  • malattie curabili con farmaci e/o integratori, associati a un’alimentazione adeguata (come ad es. il reflusso gastroesofageo);
  • stress;
  • scelte alimentari sbagliate;
  • patologie croniche;
  • intolleranze alimentari.

L’apparato digerente è costituito da organi e tessuti che vanno dalla bocca all’intestino. È molto importante tutelarlo, perché determinati disturbi possono condizionare la vita delle persone. Vediamo nel dettaglio la causa di alcuni di quelli più diffusi e come orientarsi per affrontarli al meglio.

Intestino irritabile? Cause e rimedi

Avrete sicuramente sentito parlare della sindrome del colon irritabile, sempre più diffusa fra la popolazione italiana adulta, soprattutto femminile. I fattori che accentuano tale patologia sono diversi e fra questi hanno una forte incidenza lo stress, intolleranze alimentari e l’assunzione dei cosiddetti Fodmap, zuccheri che si trovano in numerosi alimenti che consumiamo abitualmente. Fra questi ci sono: grano e derivati, diversi tipi di frutta (ad esempio pera e mela) e verdure (come broccoli, bietola, cicoria ecc.), legumi, latte e derivati, cioccolato.
I sintomi che si manifestano quando l’intestino non lavora con regolarità sono:

  • stipsi o, al contrario, diarrea
  • gonfiore e dolore addominale
  • flatulenza.

Poiché quest’organo è importante non solo per la digestione ma anche per il corretto funzionamento del sistema immunitario, è importante che faccia bene il suo lavoro.
Anche se la sindrome del colon irritabile è benigna in quanto non causa complicazioni gravi, tuttavia va gestita in modo adeguato perché spesso ha delle ripercussioni sulla qualità della vita di chi ne soffre.
Come orientarsi? È consigliabile rivolgersi a un medico specialista, il gastroenterologo, che dopo una visita ed eventuali esami vi consiglierà di redigere un diario alimentare. Questo gli permetterà di verificare se il problema è riconducibile a un disordine alimentare, o a determinati alimenti assunti, e vi prescriverà la corretta dieta da seguire. In alcuni casi è necessario ricorrere anche all’uso di farmaci.

Intestino irritabile e intolleranze: diagnosi e cura

Sono molte le persone che lamentano dolori o gonfiore all’addome, associati a flatulenza ed episodi di diarrea. Questi sintomi possono essere dovuti a intolleranze come quella al lattosio, al lattulosio o a contaminazioni batteriche.
L’esame che consente di diagnosticare l’origine di tali disturbi è il breath test (test del respiro), che si esegue raccogliendo campioni di aria espirata dal paziente che verranno poi analizzati.

Perché è importante sottoporsi a un test per intolleranza al lattosio?

Il lattosio è lo zucchero presente nel latte e nei latticini, e l’enzima che consente all’organismo di digerirlo si chiama lattasi. Le persone prive di questo enzima, o che non ne produco a sufficienza, sviluppano un’intolleranza al lattosio che causa il malassorbimento del calcio da parte dell’organismo. È molto importante diagnosticarla, perché tale intolleranza è spesso associata alla celiachia. Le persone intolleranti al glutine, in molti casi lo sono anche al lattosio e al nichel. È fondamentale diagnosticare presto la celiachia, per arginare possibili complicazioni. L’assunzione di glutine protratta nel tempo da parte delle persone intolleranti, causa l’infiammazione cronica dell’intestino tenue, il conseguente appiattimento dei villi intestinali e il malassorbimento anche di altri nutrienti.
In caso di positività al lattosio è importante affidarsi a uno specialista, il gastroenterologo o il dietologo, che indicherà al paziente la dieta corretta da seguire e gli accorgimenti necessari per ripristinare il corretto funzionamento dell’intestino.

A cosa serve il test di intolleranza al lattulosio?

Il breath test al lattulosio permette di verificare se disturbi gastrointestinali come dolore addominale, flatulenza, diarrea, stitichezza sono dovuti a contaminazioni batteriche o ad anomalie del funzionamento del tubo gastroenterico, che può risultare accelerato o rallentato. Sia in un caso che nell’altro è importante rivolgersi a uno specialista, per avere la giusta cura e indicazioni alimentari adeguate.

In cosa consistono i breath test al lattosio e al lattulosio?

Entrambi i test si eseguono facendo assumere al paziente, a intervalli regolari, una quantità prestabilita di lattosio o lattulosio disciolti nell’acqua, e raccogliendo i campioni di aria da lui espirati prima e dopo l’assunzione. La durata complessiva di ogni test è di 4 ore.
Per entrambi gli esami è necessario seguire delle norme di preparazione, come evitare l’assunzione di determinati farmaci i giorni precedenti, seguire una dieta specifica il giorno prima e regole comportamentali durante lo svolgimento del test.

Visite specialistiche ed esami diagnostici

Presso il Poliambulatorio Venere potete sottoporvi ai test di intolleranza al lattosio e al lattulosio. Potete inoltre avvalervi del supporto di medici professionisti, che vi aiuteranno a liberarvi dei disturbi di cui abbiamo parlato e a riconquistare salute e benessere. Potrete prenotare una visita specialistica gastroenterologica o dietologica in tempi brevi.

Per info e prenotazioni chiamateci ai seguenti recapiti telefonici: 06 6152361371 3400723. È possibile contattarci anche mediante WhatsApp, Facebook o Messenger.