Reumatologia
Le malattie reumatiche comprendono il gruppo di patologie definite come “malattie osteoarticolari e dei tessuti connettivi”.
La Società Italiana di Reumatologia divide tali patologie in 13 gruppi. Tra i più frequenti abbiamo:
a) Artrosi (osteoartrosi): è la malattia articolare più frequente, in particolar modo nelle persone adulte ed anziane.
b) Artriti primarie: sono le malattie dovute all’infiammazione delle guaine tendinee e delle membrane sinoviali-articolari.
c) Artropatie da microcristalli e dismetaboliche: sono causate da un deposito di minerali nei tessuti articolari. Negli anziani è facile trovare anche l’artropatia da pirofosfato di calcio.
d) Affezioni dolorose non traumatiche del rachide: interessano la parte di scheletro correlata alla spina dorsale (rachide). Parliamo quindi di: cervicalgie, lombalgie e dorsalgie.
e) Malattie dell’osso. Tra queste troviamo l’osteoporosi, che determina la perdita della massa ossea creando i presupposti per eventuali fratture. Tende a colpire le donne che hanno superato la menopausa, a causa della carenza di estrogeni. Osteomalacia: dovuta a una marcata riduzione dell’apporto di calcio allo scheletro, oppure a una eccessiva perdita di minerali che sono estromessi mediante l’urina.
f) Connettiviti e vasculiti. Sono di carattere infiammatorio, vengono considerate di tipo autoimmune e hanno un interessamento clinico sistemico. Colpiscono prevalentemente il sesso femminile e comprendono: sclerosi sistemica, ossia una malattia infiammatoria rara cronica del tessuto connettivo; lupus eritematoso sistemico: malattia rara che colpisce circa tre persone su 10 mila; sindrome di Sjögren: patologia infiammatoria cronica caratterizzata dalla progressiva perdita di funzionalità delle ghiandole esocrine; polimiosite: caratterizzata da un’infiammazione e da una degenerazione dei muscoli; dermatomiosite, ossia una polimiosite accompagnata da un’infiammazione cutanea; connettivite mista, che è caratterizzata da sintomi peculiari del lupus eritematoso sistemico, della sclerosi sistemica e della polimiosite; connettivite indifferenziata, caratterizzata da sintomi e segni tipici di una malattia autoimmune sistemica; vasculiti: sono più rare delle connettiviti e presentano infiammazione delle pareti vasali, con vari disturbi associati al luogo e al tipo di vasi coinvolti.
g) Reumatismi extra-articolari: rientrano in questa categoria varie affezioni correlate alle strutture accessorie dell’apparato locomotore (borse sinoviali, guaine tendinee, ecc.).
h) Sindromi neurologiche, neurovascolari e psichiche. Dipendono da meccanismi compressivi delle strutture nervose periferiche, da una riduzione della sensibilità propriocettiva e nocicettiva, da un meccanismo localizzato di iperattività simpatica.
La Capillaroscopia in Reumatologia
La capillaroscopia rappresenta una tecnica strumentale non invasiva, innocua e facilmente ripetibile per lo studio delle alterazioni morfologiche e funzionali del microcircolo (e per il monitoraggio delle stesse) che possono manifestarsi nelle malattie reumatiche autoimmuni. Risulta imprescindibile nella differenziazione tra il fenomeno di Raynaud primitivo (benigno) e il fenomeno di Raynaud maligno (secondario a connettiviti come sclerosi sistemica, LES, connettivite mista, connettivite indifferenziata e altre patologie autoimmuni).
Reumatologia a Roma
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