L’osteoporosi è una malattia che causa un progressivo indebolimento delle ossa, sia qualitativo che quantitativo. Diminuendo la quantità di calcio presente nelle ossa, si è maggiormente a rischio di fratture in varie parti del corpo, appunto per il conseguente cambiamento strutturale del tessuto osseo.
Molto spesso questo impoverimento progressivo dell’osso si verifica senza sintomi, così che la malattia, se non ricercata con esami specifici in sede di prevenzione, viene poi evidenziata in occasione di una frattura, che può derivare anche da un trauma di lieve entità.
L’osteoporosi colpisce generalmente persone in età avanzata, e in particolare, sono a rischio le donne in età post menopausale.
Questa situazione è determinata soprattutto dalla mancanza di estrogeni che hanno come compito la protezione del tessuto osseo. Venendo a mancare la protezione degli estrogeni si scaturisce una progressiva perdita di massa ossea.
I fattori di rischio possono essere :
Molto spesso si è affetti da osteoporosi senza accorgersene, anche perché è spesso confusa con l’artrosi, molto frequente nelle persone di età avanzata.
È importante diagnosticare in tempo l’osteoporosi svolgendo esami e procedure specifiche, che ci consentiranno di prendere in tempo e curare questa patologia.
Di solito si manifesta a livello della colonna vertebrale, e del collo del femore.
Poiché l’osteoporosi è una malattia asintomatica, la prevenzione deve essere precoce. Per le donne si deve attuare immediatamente dopo la menopausa e comunque non dopo i 60 anni per entrambi i sessi.
Per una corretta diagnosi e prevenzione dell’osteoporosi l’esame più indicato è sicuramente la MOC.
Tramite un esame MOC è possibile confrontare la densità delle ossa del paziente con la densità media ossea di un adulto. Il risultato è un valore chiamato T-score, che descrive la densità ossea del paziente rapportandola a quella considerata normale in un giovane adulto dello stesso sesso e razza.